Gastone

L’animatore progettista

Sei nato il 6 aprile 1932, sotto il segno dell’ariete. E come un ariete hai sfondato porte e creato mondi. Il fuoco della passione ha accompagnato ogni tuo pensiero, ogni tuo gesto. Hai dedicato tutta la tua vita al mondo dei cani, tuoi fedeli compagni di vita. Hai allevato e addestrato le razze da caccia italiane, continuando il lavoro di tuo padre Ernesto. Hai girato il mondo con un furgone e tanti cani che con te macinavano terra e profumi di natura incontaminata.

Sei stato il presidente di tutti gli addestratori di cani da caccia, per molti anni. Non avevi tempo per dormire, i pensieri ti occupavano anche le notti. Il tuo unico obbiettivo, creare benessere a loro, i migliori amici dell’uomo. Hai creato, distrutto, ricreato, incessantemente proprio come il Dio Shiva. A noi lasci il tuo mondo, la tua fantasia, caparbietà, la tua unicità. Non ti sei accontentato di moduli e prefabbricati, omologati alla noiosa ripetitività. In ogni mattone, terra, acciaio e ferro c’è il tuo cuore che pulsa, la ricerca di una mente inquieta e illuminata. Quando ti sei accorto che dovevi fermarti hai iniziato a scrivere pensieri di una vita. Questi tuoi pensieri riempiono cassetti e cartelle. Cercando qualcosa che ti rappresentasse, tua nipote Ginevra ne ha letto un estratto, il 23 dicembre, nella chiesa di Zelo, presenti i tuoi fedeli bracchi: Bruna e Tristan.

“Il mondo ha bisogno soltanto dell’esempio di persone che sappiano vivere i propri sogni, lottare per le proprie idee. Vorrei non essere arrogante ma essere umile, comprendere, guardare per capire e avere compassione, vorrei sempre usare gentilezza per risolvere i problemi della vita. Odio contro odio creano solo disastri, rabbia contro rabbia non risolve nulla. Ricordiamoci che tutti, indistintamente tutti, sono alla ricerca di serenità e pace. Vorrei che le mie mani diano tante carezze e pochi schiaffi e che la mia bocca reciti versi invece di maledire le persone”.

Lo so che ci sei ogni volta che guardo un albero che hai piantato, che incontro un coniglietto correre felice nel nostro prato, una tortorella sulla quercia sugheraia.

I tuoi figli Simona e Gianni E tua moglie Bruna

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